Coronavirus: smart working “a regime” nella PA

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/pubblico-impiego/quotidiano/2020/03/05/coronavirus-smart-working-regime-pa (di Schiavone)

Privacy dei dati e sicurezza dei sistemi

(…) In questo contesto non bisogna però perdere di vista la privacy dei dati che deve comunque essere sempre assicurata e che, con lo smart working, deve affrontare una sfida non semplice vista, soprattutto, la tipologia di dati generalmente trattati dalla Pubblica Amministrazione: dati che possono essere molto particolari e che necessitano di massima tutela.Di fatto il lavoro agile porta con sé rischi in materia di cybersecurity e le minacce possono riguardare sia la sicurezza dei dispositivi utilizzati dai lavoratori che quella delle reti e dei dati.
Formazione degli smart workers e sicurezza informatica rappresentano, quindi, un approccio basilare da cui non si può prescindere.

Cybersecurity nazionale, i punti chiave per il 2020

Fonte: https://www.agendadigitale.eu/sicurezza/cyber-security-nazionale-i-punti-chiave-per-il-2020/ (di Bruttini, Franchina, Lucariello)

Nel 2019 gli strumenti di attacco di tipo cibernetico si sono confermati quale principale vettore di minaccia verso attori strategici del sistema-Paese sia pubblici che privati, pur a fronte della messa in atto di diversi provvedimenti volti a innalzare la cyber security nazionale. Passi avanti sono stati compiuti anche a livello internazionale, ma non è ora di abbassare la guardia. Molti gli spunti emersi, a tal proposito, dalla Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza per l’anno 2019 presentata al Parlamento il 2 marzo 2020 come previsto dalla legge 124/2007.